La tecnica è reversibile: nel caso che, per qualsiasi motivo, si voglia sospendere l’utilizzo delle lenti, tutto torna come prima.
L’ORTOCHERATOLOGIA
Migliorare la vista riposando.
L’ortocheratologia non è una procedura nuova, ma l’interesse nei suoi confronti è straordinariamente cresciuto nell’ultimo decennio, sia per quanto riguarda la ricerca, sia la pratica clinica.
Nel 1971 L’International Orthokeratology Section del National Eye Reasearch Foundation ha definito l’ortocheratologia come “la riduzione, modificazione, o eliminazione di anomalie refrattive, mediante l’applicazione programmata di lenti a contatto.”
Questa definizione è ancora valida, benché risultati di successo possano ora essere ottenuti in pochi giorni con una singola lente, invece che con una serie di lenti sempre più piatte, applicate per periodi lunghi settimane o mesi.
COME FUNZIONA?
L’ortocheratologia induce una temporanea riduzione dei difetti refrattivi cambiando la forma della cornea, grazie alla plasticità del tessuto corneale, in particolare dell’epitelio.
Se l’entità del modellamento corneale è adeguatamente controllata, è possibile variare in modo preciso il potere della cornea fino a correggere l’ametropia.
Generalmente l’ortocheratologia può essere applicata nei casi di Miopia fino a -8.00 D, Ipermetropia fino a +5.00 e Presbiopia fino a +3.50. Nelle ametropie più elevate l’ortocheratologia è in grado di ridurre il difetto senza però correggerlo completamente, ciò può essere comunque utile per coloro che desiderano una minore dipendenza dalla correzione ottica o che desiderano portare occhiali da vista esteticamente e funzionalmente più accettabili.